Docente di filosofia, sociologia e antropologia nei licei, ha conseguito il dottorato di ricerca in Metodologia della filosofia presso l Universit di Messina. Da tempo collabora con la rivista on line
Jura Gentium Journal recensendo autori quali N. Chomsky, U. Curi, C. Schmitt, G. Anders.
Con Danilo Zolo, ha pubblicato per Diabasis,
Il nuovo disordine mondiale. Un dialogo sulla guerra, il diritto e le relazioni internazionali, 2011.
Altri saggi:
- Con Schmitt ed oltre Schmitt: verso una politica a-venire, nel volume collettaneo, L evento dell ospitalit tra etica, politica e geofilosofia.
- Per Caterina Resta, Mimesis 2013 e per Bonanno editore, Il tramonto del Nomos eurocentrico, 2013.
Ha recensito per
Jura Gentium Journal i seguenti volumi:
- C. Schmitt, Die Tyrannei der Werte, Kohlhammer, Stuttgart 1967, trad. it La tirannia dei valori. Riflessioni di un giurista sulla filosofia dei valori, con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano 2008, ISBN 978-88-459-2315-9 (2009).
- C. Schmitt, Die Wendung zum diskriminierenden Kriegsbegriff, Duncker & Humblot, Berlin 1938, trad. it. Il concetto discriminatorio di guerra, a cura di Stefano Pietropaoli, Prefazione di Danilo Zolo, Laterza, Roma-Bari 2008, ISBN 978-88-420-8503-4 (2009).
- C. Resta, Stato mondiale o nomos della terra. Carl Schmitt tra universo e pluriverso, Diabasis, Reggio Emilia 2009, ISBN 978-88-8103-603-5 (2010).
- G nther Anders, Nach Holocaust 1979, C.H. Beck, M nchen 1997; trad. it Dopo Holocaust, 1979, traduzione e postfazione di Sergio Fabian, prefazione di Davide Bidussa, Bollati Boringhieri, Torino 2014, ISBN 978-88-339-2588-2 (2014).
- N. Chomsky, I. Papp , Palestina e Israele: che fare?, a cura di Frank Barat, Fazi Editore, Roma 2015. ISBN 978-88-7625-800-8 (2016).
- U. Curi, I figli di Ares. Guerra infinita e terrorismo, Castelvecchi, Lit edizioni, Roma 2016, ISBN 978-88-6944-560-6. (2016).
Nell'orizzonte globale in cui viviamo potrebbe sembrare che il pensiero di Carl Schmitt non abbia più nulla da dirci, così tenacemente radicato com'è nelle categorie del Moderno. In queste pagine l'autore ha invece cercato di mostrare come alcuni aspetti della globalizzazione si possono comprendere solo se vengono analizzati con le lenti della riflessione schmittiana. Questo non significa ricavare dal pensiero di Schmitt le risposta alle sfide che la globalizzazione oggi ci pone, ma significa approfondire le sue analisi e riconoscere la preveggenza della sua diagnosi. Solo accostandosi a Schmitt sostiene l'autore - è possibile fare luce sull'ambiguo e spesso strumentale uso di concetti come "guerra", "pace", "democrazia", "terrorismo", dei quali abusa la sovranità imperiale degli Stati Uniti. Soltanto attraverso Schmitt è possibile dare senso e restituire "forma" a concetti che la dimensione globale ha trascinato in un caos concettuale e ideologico.